Joint Doctoral Centre
Doctoral association of research,
psychological care and human development
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ANGERA (VA) - SESTO CALENDE (VA)
Karate
Neurocognitivo
DAFP - SPORT VITA E SALUTE - ASD
KARATE JUTSU
KOREAN HAPKIDO CLUB
Sito web: www.insubria-karateneurocognitivo.it
Email: segreteria@insubria-karateneurocognitivo.it
SEDI DEGLI ALLENAMENTI:
ANGERA (VA) - SESTO CALENDE (VA)
I nostri corsi sono aperti presso:
ANGERA (VA) via Dante Alighieri n. 4 - cap 21021
Palestra comunale delle Scuole primarie
Associazione ASD affiliata a:


ADHD
Cos’è l’ADHD
Chi ha l’ADHD non è svogliato, pigro o “maleducato”, ma ha un cervello che funziona in modo diverso, soprattutto nelle aree che gestiscono l’attenzione, la pianificazione e l’autoregolazione.
Disattenzione: difficoltà a concentrarsi, a portare a termine i compiti, a seguire istruzioni o mantenere l’attenzione su qualcosa per molto tempo.
Iperattività: bisogno costante di muoversi, agitazione fisica, difficoltà a stare fermi o a mantenere la calma in situazioni che lo richiedono.
Impulsività: difficoltà a controllare le reazioni, agire senza pensare, interrompere, parlare fuori turno, avere scarsa tolleranza alla frustrazione.
L’ADHD non è una colpa di nessuno, né del bambino né dei genitori. È una condizione neurobiologica che può essere gestita efficacemente con il giusto supporto.
Fattori che interagiscono con l’ADHD
L’ADHD spesso non si presenta da sola. Può interagire con altri aspetti dello sviluppo e con l’ambiente familiare e scolastico. Ecco alcuni fattori importanti da conoscere:
È frequente che bambini con ADHD abbiano anche difficoltà specifiche nella lettura (dislessia), scrittura (disortografia, disgrafia) o calcolo (discalculia).
L’ADHD può amplificare le difficoltà scolastiche, rendendo ancora più faticosa l’organizzazione e l’autonomia nello studio.
I bambini con ADHD possono vivere frequentemente situazioni di frustrazione, rimproveri o insuccessi, con un impatto sul tono dell’umore e sull’autostima.
Possono apparire più irritabili, sensibili o impulsivi anche sul piano emotivo.
L’ambiente ha un ruolo fondamentale: routine strutturate, comunicazione chiara, coerenza educativa e supporto emotivo possono fare una grande differenza.
Anche lo stress genitoriale è un fattore da considerare: supportare le famiglie è parte integrante del lavoro educativo e clinico.
Le cosiddette funzioni esecutive (capacità di pianificare, gestire il tempo, organizzare il lavoro, passare da un’attività all’altra) sono spesso compromesse e necessitano di un intervento mirato.